Skip Navigation LinksHome / Predisposizione di denunce e di querele

Predisposizione di denunce e di querele

Predisposizione di denunce e di querele

Cos’è una querela e quali diritti comporta?

La querela è un atto formale in cui si manifesta la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato, permettendo in tal modo l’instaurazione di un procedimento penale nei confronti di una o più persone. La querela, che può essere sporta anche nei confronti “di ignoti” qualora non si conosca il nominativo esatto del colpevole o dei colpevoli, deve essere necessariamente presentata per i cosiddetti “reati perseguibili a querela”, mentre per i “reati perseguibili d’ufficio” il Pubblico Ministero può procedere di sua iniziativa.

La querela, salvi casi eccezionali, come ad esempio nel reato di stalking (art. 612 bis Codice penale), deve essere presentata entro tre mesi dal giorno in cui si ha avuto “notizia del fatto che costituisce reato” (art. 124 c.p.). Il reato commesso in danno di più persone è punibile anche se la querela è proposta da una soltanto di esse (art. 122 c.p.). Parimenti, la querela si estende di diritto a tutti coloro che risultino aver commesso il reato anche se per caso in essa non dovessero essere indicati tutti i nominativi (art. 123 c.p).

Mentre per i minori di anni quattordici o per gli interdetti a causa di una infermità di mente, il diritto di querela è esercitato dal genitore o dal tutore, i minori che abbiano compiuto i quattordici anni e gli inabilitati possono proporre personalmente querela, come possono altresì sporgere querela il genitore, il tutore o il curatore, rispettivamente in vece del minore, dell’interdetto e dell’inabilitato. Ciò anche quando esista una contraria volontà, espressa o tacita, a proporre querela manifestata dal minore, dall’interdetto o dall'inabilitato (art. 120 c.p.). Nell’ipotesi si tratti di una persona giuridica (azienda, Pubblica amministrazione, associazione, etc.) la querela dovrà essere presentata dal legale rappresentante e dovrà contenere la indicazione specifica della fonte dei poteri di rappresentanza (art. 337 c.p.p.).

Non è automatico che la querela conduca effettivamente all’apertura di un processo penale nel senso che risulta possibile un ritiro della stessa, di norma subordinato al pagamento del risarcimento del danno e al rimborso delle spese legali sostenute.

Tra i principali reati perseguibili a querela, ricordiamo senza alcuna pretesa di completezza: la minaccia semplice, la violazione di domicilio qualora non risulti aggravata, alcune ipotesi di furto, di danneggiamento e di truffa, l’ingiuria e la diffamazione.

Cos’è una denuncia e cosa comporta?

Ai sensi del Codice di procedura penale una denuncia è una comunicazione ufficiale in cui un Pubblico ufficiale o un privato comunicano all’Autorità giudiziaria una notizia di reato afferente un reato proseguibile d’ufficio. In ossequio all’art. 332 c.p.p., la denuncia deve contenere l’esposizione degli elementi essenziali del fatto e indicare il giorno dell'acquisizione della notizia, nonché le fonti di prova già note. Quand’è possibile, essa deve altresì indicare le generalità, il domicilio e quanto altro valga all’identificazione della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti.

Perché potrebbe essere importante farsi scrivere una denuncia o una querela da parte di un avvocato?

Una querela o una denuncia sporta da un privato possono essere presentate personalmente o per mezzo di un procuratore speciale davanti all'Autorità Giudiziaria, in forma orale o scritta. Tale ultima ipotesi può rivelarsi preziosa nell’evenienza in cui sia necessaria una precisa ricostruzione dei fatti e del materiale probatorio da allegare. Laddove risulti altresì rilevante inserire una puntuale ricostruzione giuridica dei fatti, delineando le fattispecie giuridiche violate, può diventare utile farla scrivere da un avvocato, in modo da agevolare le successive indagini svolte dal P.M. o dalla P.G., nonché l’eventuale costituzione di parte civile mediante la quale, nel corso di un processo, è possibile richiedere il pagamento del danno subito.

Nell’eventualità la querela venga scritta da un avvocato, il querelante dovrà comunque andarla a depositare davanti a un organo di Autorità Giudiziaria (per comodità, normalmente, i Carabinieri o l’ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale), firmandola di persona in originale, ciò a meno che, in sua sostituzione, abbia nominato un procuratore speciale o risulti aver delegato a recapitarla il suo difensore (art. 337 c.p.p.).